29 settembre 2016

Nürnberger Scharte m. 2.914

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Oggi ai piedi delle cime Feuersteine (Montarso).
Avrei voluto salire la cima Östl. Feuerstein m. 3.267 ma sono partito troppo tardi (alle 9:30) e così vi ho praticamente rinunciato subito lasciando piccozza e ramponi in auto.
Se si desidera salire in cima credo proprio che convenga pernottare al rifugio Bremer Hütte che tralaltro è molto carino (chiude domenica 2 ottobre).
Con le condizioni attuali non ci sono difficoltà alpinistiche fino alla forcella Nürnberger Scharte.

L’itinerario:
Punto di partenzaGschnitz (Austria), grandissimo parcheggio a pagamento (2,5 €) dietro l'albergo Feuerstein m. 1.281
Descrizione: Ci si incammina per la lunga stradina asfaltata che conduce alla malga Laponesalm (m. 1.472) - su richiesta Taxi-navetta da chiamare al numero 0664 1634190 - si prosegue 5-10 minuti su strada sterrata e poi sulla destra inizia il sentiero (tabella come da foto).
L'ìtinerario è ben segnato e pieno di cartelli indicatori.
Arrivati al passo Simmingjöchl (m. 2.754), dove c'è un rifugetto chiuso a chiave, si prosegue verso nord su sentiero segnato fino a dei piccoli laghetti alla base di quello che resta del ghiacciaio Apererferner.
Da qui in poi non c'è più segnaletica ma solo qualche ometto di pietra.
La cima non la ho mai fatta e quindi rimando agli eventuali articoli sul web di coloro che la conoscono.
Dislivello: m. 1.700 (per la cima poco oltre 2.000 m.)

28 settembre 2016

Großer Trögler m. 2.902

vai alle fotoStupenda cima panoramica (Zuckerhütl, Wilder Pfaff e Wilder Freiger / Pan di Zucchero, Cima del Prete e Cima Libera), una delle più belle!

L’itinerario (giro parz. ad anello):
Punto di partenza: Stubaital (Austria) - parcheggio Sulzenauhütte (subito dopo il parcheggio Grawa Alm) - m. 1.590

vai alle fotoDescrizione: Si segue il sentiero nr. 136 che porta fino al rifugio Sulzenauhütte (m. 2.191), poco dopo il rifugio c'è il cartello indicatore 'Großer Trögler' che invita a salire a destra, inizialmenrte poco ripido poi nettamente ripido con bel sentierino esposto ma tutto assicurato con fune d'acciaio nei punti più scabrosi.
Dopo la sosta sulla cima si scende dall'altra parte fino a quota 2.400 m. circa ed al bivio del cartello indicatore 'Peiljoch' si risale verso il predetto passo dove c'è un esercito di omini di pietra ad aspettarci.
Da qui si ridiscende al rifugio e poi, per il medesimo sentiero di salita, al parcheggio.
A differenza della salita la discesa quasi non presenta punti esposti (tranne 2-3 brevi tratti di ferratina).
Naturalmente chi lo preferisce può anche salire sulla cima sfruttando gli impianti di risalita del carosello Stubai riducendo il dislivello a circa 600 m.

Dislivello: m. 1.600
Traccia per GPS (creata a tavolino, non registrata dal vivo)
Nota: se si possiede una cartina topografica vecchia fare riferimento alla mappa Kompass online che è aggiornata con nuovi sentieri

26 settembre 2016

Großer Moostock (Picco Palù) m. 3.059

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L’itinerario:
Punto di partenza: Achornach/Acereto - proseguire fino al piccolo parcheggio subito prima del divieto di transito e del maso Gasteiger - m. 1.550
Descrizione: Descrizione e traccia per GPS su sentres.it
Dislivello: m. 1.510

24 settembre 2016

Kesselspitze m. 2.728

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Bruno, Sandro
Posto meraviglioso e selvaggio, se non ci fossero le strade forestali sarebbe perfetto!
Dove non ci sono rifugi e quindi non arrivano i "magna-magna" si trovano i posti più belli...
In salita inizialmente abbiamo sbagliato strada e ci siamo infilati sù per una valletta senza sentiero (Loosloch) ma questo errore ci ha consentito di fare 3 incontri ravvicinati:
con un magnifico esemplare di marasso palustre nero, con un branco di una cinquantina di camosci ed infine con un gruppo di 10 stambecchi, 6 dei quali sono rimasti a posare per noi davanti alle macchine fotografiche.
Qui sotto la descrizione è riferita all'itinerario corretto...


L’itinerario:
Punto di partenza: Trins (all'inizio della Gschnitztal/Austria) - parcheggio libero Weiler Leiten (max 30 posti auto) - m. 1.320
Descrizione: Dal parcheggio seguire la strada che condurrebbe al rif. Padasterjochhaus (strada sterrata tranne poche decine di metri iniziali di asfalto).
Se non si conosce il posto rimanere sulla strada sterrata e lasciarla solo dove è presente un cartello indicatore per la Kesselspitze, diversamente se si seguono le scorciatoie si rischia di sbagliare strada.
Fino al termine della strada sterrata (quota 1.700 m. circa) non ci sono praticamente segnavie ma solo cartelli indicatori in corrispondenza degli incroci, poi il sentiero è segnato fino al passo Kalbenjoch (m. 2.225), dopo il passo non c'è più praticamente alcun segnale ma il sentiero è ben individuabile e non ci dovrebbero essere problemi.

Discesa: Si potrebbe fare un bel giro ad anello se si prosegue oltre la cima sul sentiero nr. 8 passando per le cime Roter Kopf (2.526) e Wasenwand (2.563) giungendo così al rifugio Padasterjochhaus (tratti esposti !), da qui col sentiero nr. 122 e infine la strada forestale giù fino al parcheggio.
Dislivello: m. 1.400
Traccia per GPS della salita per il sentiero nr. 53 (su www.almenrausch.at - icona GPX in basso a destra)

22 settembre 2016

Wilder Freiger m. 3.418 (dal rif. Nürnberger Hütte)

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La via più facile dall'Austria per la frequentata Cima Libera (Wilder Freiger) m. 3.418.
Oggi condizioni splendide con la parte alta innevata e mare di nubi sotto i 2.500 m.

L’itinerario:
Punto di partenza: Stubaital (Austria) - Spitz (subito dopo Ranalt) - parcheggio libero del rifugio Nürnberger Hütte - m. 1.370
Descrizione: La descrizione è quasi superflua perchè l'itinerario è segnato bene. Arrivati al rifugio Nürnberger Hütte si procede in direzione sud e poi sud-ovest costeggiando le ripide rocce della Urfallspitze, ora si sale parecchio fin sopra un picco roccioso e oltre... poi, a un certo punto, si piega a sinistra sul ghiacciaio puntando leggermente più a destra dell'anticima Signalgipfel (normalmente ci sono tracce evidenti), infine lungo la cresta rocciosa fin sulla cima.
Dislivello: m.  2.075

15 settembre 2016

Rosenjoch m. 2.796

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Gita in ambiente selvaggio dedicato al pascolo del bestiame
L’itinerario:
Punto di partenza: Oberellbögen (da Matrei Nord girare a destra per Pfons, proseguire per un bel tratto e poi girare di nuovo a destra per Oberellbögen, proseguire diritto fino al parcheggio a pagamento (€. 3) prima del maso Hinterlarcher) - m. 1.380 - da Bressanone 75/80 minuti
Descrizione: Si segue la strada asfaltata che subito diviene sterrata; a questo punto si può rimanere sulla strada sterrata fino alla malga Arztalalm m. 1.900 oppure sfruttare i sentieri che tagliano i tornanti e che sono segnati sulle mappe ma nella realtà non presentano nessun cartello indicatore e quasi nessun segnavia (vedi traccia per GPS).

Arrivati alla malga fanno bella mostra di sè due "interessanti" cartelli (vedi foto) che segnalano:
1) Territorio di pascolo Arztal. Utilizzo dei sentieri a proprio rischio

2) Zona adibita al pascolo di tori ! (con tanto di punto esclamativo).
Approfondimenti in lingua tedesca sul tema pericolosità animali al pascolo
Effettivamente alcuni degli animali al pascolo hanno uno sguardo poco amichevole ma non mi sembrano aggressivi, meglio comunque tenersi a una certa distanza se ci sono i loro piccoli.
Dalla malga Arztalalm in sù i sentieri sono invece segnati molto bene e ci sono cartelli indicatori ad ogni bivio. Il sentiero per la cima Rosenjoch è il nr. 332.
Dislivello: m. 1.420
Traccia per GPS

13 settembre 2016

Wolfendorn m. 2.776 (dall'Austria)

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Bella gita in ambiente selvaggio (*) ma con una breve parte iniziale decisamente brutta (almeno nei giorni feriali o se non si parte prestissimo)
L’itinerario:
Punto di partenza: Brennero (Austria) - poche centinaia di metri dopo l'inizio della strada per la Griesbergalm in prossimità del cartello di divieto di transito - m. 1.350
Descrizione: All'inizio l'unico cartello indicatore (Wolfendorn) è posto vicino alla strada statale, successivamente e fino all'inizio del sentiero, non c'è più alcuna indicazione o segnavie.
Si segue la suddetta strada asfaltata che poi diviene una larga strada sterrata. 
Nei giorni feriali se si parte dopo le 7:30/8:00 si dovrà fare i conti con un via-vai continuo di camion che trasportano a valle terra estratta da una cava. Dopo forse 25 minuti di cammino c'è un cartello indicatore che vieta il passaggio nell'area interessata dai lavori di brillamento (vedi foto), a questo punto basta proseguire ancora per due tornanti ed in prossimità del terzo sulla sinistra appare finalmente un segnale bianco/rosso che indica l'inizio del sentiero in corrispondenza di un ponticello in legno (non c'è però nessun cartello indicatore).
Questo è l'unico sentiero segnato nella valle e quindi non c'è pericolo di sbagliare, inoltre da qui in poi è segnato bene e non passa attraverso l'area vietata.
Se poi ogni tanto si sentono dei tuoni non c'è da preoccuparsi... non è il temporale ma il rumore dei lavori della cava ripetuto dall'eco delle pareti rocciose.

Dislivello: m. 1.460

(*) per capire se un itinerario è poco frequentato basta contare quanti fazzoletti di carta Tempo sono sparsi sul sentiero (zero fazzoletti = poco/pochissimo frequentato - 10 fazzoletti = abbastanza frequentato - >=20 fazzoletti = molto frequentato)

12 settembre 2016

Rifugio Europa e Kraxentrager m. 2.998 (dall'Austria)

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L’itinerario:
Punto di partenza: 3 piccole aree di parcheggio (2-4 auto ciascuna) in prossimità della statale del Brennero e dell'autostrada subito prima del 1° cartello di divieto di transito sulla strada che porta ai masi Venn (Venntal) - m. 1.340
Descrizione
Si segue la strada sterrata verso l'interno della valle Venntal, si passa prima davanti ad un bel maso con chiesetta e dopo un pò davanti alle ultime malghe Vennalm (m. 1.458), qui si sale sù a destra nel bosco seguendo il sentiero nr. 531 che ci porterà fino al rifugio Europa (Landshuter Hütte) m. 2.693.
Mantenendosi più o meno alla stessa quota del rifugio ci si dirige ora verso la cima Kraxentrager (La Gerla) sul sentiero nr. 3A. 
L'accesso alla cima presenta punti esposti di cui uno attrezzato con una fune metallica.
Dislivello: m. 1.660

11 settembre 2016

Sarlkofel m. 2.378 e Lungkofel m. 2.282

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Sandro, Bruno
Monte Serla e Monte Lungo
Bel giretto ad anello nella zona di Braies
L’itinerario:
Punto di partenza: Bad Altprags (Bagni Braies Vecchia) - m. 1.374
Descrizione: Giro ad anello sentieri nr. 15, 16, 16B, 33, 14.
Si può fare anche una capatina sulla cima Lungkofel (M. Lungo)

Vedi descrizione su Wikipedia
Vedi traccia per GPS scaricabile sul sito outdooractive.de (cliccare su GPX)
Dislivello: m. 1.085

10 settembre 2016

Hoher Zahn m. 2.924 e Weißwand m. 3.016

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Cima Dente Alto e Cima Parete Bianca
Attenzione che la strada Sasso (Stein) cioè quella che consente di raggiungere sia il parcheggio estivo che quello invernale sarà chiusa dalle ore 0 alle ore 24 tra il 12/09/2016 ed il 19/09/2016!




L’itinerario:
Punto di partenzaFleres/Hinterstein /parcheggio estivo m. 1.445
Descrizione: Bellissimo giro!
Sentiero nr. 8 fino al rif. Tribulaun, poi il nr. 7 fino al rif. Cremona (Magdeburger Hütte) passando per la cima Hoher Zahn (Dente Alto) m. 2.924, quindi il sentiero nr. 6 e infine il segmento di sentiero nr. 6B che passa per la Ochsenalm (Furtalm) e consente di seguire poi la strada forestale evitando così un tratto di sentiero odiosissimo perchè tutto "montagne russe" di sassi.

Con una breve variante sul sentiero nr. 7A si può anche raggiungere la cima Parete Bianca m. 3.016. Se non sono presenti chiazze di neve/ghiaccio in corrispondenza dei punti esposti la gita non presenta grandi difficoltà.
Nel tratto in discesa ci sono alcuni brevi, facili tratti attrezzati.
Dislivello: m. 1.650

08 settembre 2016

Schöberspitze m. 2.580

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Bel giretto ad anello che io ho fatto nel verso opposto a quello solitamente indicato
L’itinerario:
Punto di partenza: Schmirntal - Toldern (paesino 1 km dopo Schmirn) - parcheggio m. 1.520
Seguire le indicazioni per Toldern e poi per Wildlahner (occorre aprire e richiudere un cancello per passare con l'auto)
Descrizione: Dal parcheggio seguire le indicazioni per Schöberspitzen ma dopo un breve tratto prendere un sentierino che costeggia il lato orografico destro del ruscello (a sinistra del ruscello salendo) che dovrebbe essere segnato (io ho seguito inizialmente la strada forestale sul lato orografico opposto del ruscello Wildlahner Bach, ma poi me ne sono pentito perchè ho visto da lontano che molti salivano sù per questo bel sentiero).
Arrivati a quota 2.050 m. circa seguire l'indicazione sentiero nr. 72 (Tuxer Joch), il sentierino sale ripido sù per prati verdi e progressivamente scompare ma la segnaletica rimane abbondante.
Arrivati alla forcella tra le due cime Schöberspitzen (est e ovest) salire su quella con la croce (non ci sono difficoltà).

Nel ritorno si passa per il lago Ramsgrubner See e si raggiunge il parcheggio attraverso pascoli dai colori caleidoscopici (specialmente nel pomeriggio quando il sole illumina questo versante esposto ad ovest).
nota: per verificare sulla mappa Kompass il nuovo sentiero sopra descritto (sulla mappa vecchia è solo parzialmente indicato come traccia di sentiero) fare riferimento alla aggiornata mappa Kompass disponibile online.
Dislivello: m. 1.060
Traccia per GPS

02 settembre 2016

Tempi di degradazione naturale dei rifiuti sul terreno

I tempi di degradazione dei rifiuti che a volte alcuni "escursionisti" poco civili abbandonano nella loro amata montagna (estratti dal sito www.blitzquotidiano.it):
Questi tempi però credo che sarebbero da raddoppiare o triplicare perchè in montagna fa molto più freddo

DUE ANNI
Buccia d’arancia, mozziconi di sigaretta (alcuni tipi fino a 10 anni), bucce di banana se molto freddo e umido
UN ANNO
Indumenti di lana leggeri come maglioni e calze (se non altro nel tempo non provocano molti danni all’ambiente).
SEI MESI
Indumenti di cotone
DUE O TRE MESI
Contenitori di cartone
SEI SETTIMANE
Sacchetti di carta, bucce di banana. Queste ultime, se la temperatura è fredda, si mantengono molto più a lungo. Solo perché naturale non vuol dire non sia un rifiuto.
CIRCA UN MESE
Per salviette, fazzolettini e sacchetti di carta, giornali, il tempo varia moltissimo. E la carta igienica buttata all’aperto richiede ancora più tempo…
DUE SETTIMANE
Torsoli di mela. Anche se si decompongono in breve tempo, gettando rimanenze di frutta o verdure, si incoraggia la riproduzione di topi e altri animali (insetti).

Tralasciamo i rifiuti contenenti vetro, plastiche e materiali sintetici per i quali ci possono volere fino a un milione di anni!

Obernberger Tribulaun m. 2.780

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L’itinerario:
Punto di partenza: Obernberger Tal - Waldesruh - parcheggio a pagamento m. 1.439
Descrizione: Seguire la stradina sterrata, non deviare per il lago (Obernbergsee) ma continuare a salire fino a che, poco prima che la stradina inizi a scendere, appare magicamente sulla destra il cartello indicatore del sentierino nr. 129 che ci condurrà sulla cima con 4 brevi punti attrezzati (funi d'acciaio - livello: facile).
Se invece si vuole fare il giro ad anello come quello proposto da zeilenfeind su wikiloc allora credo che la difficoltà aumenti a causa di alcuni punti veramente esposti.
Dislivello: m. 1.341
Traccia per GPS


Bellissime canalette in legno per lo scolo delle acque piovane ricavate da un mezzo tronco d'albero




Attenzione alle mucche!
Traduzione dell'avviso a sinistra: "Attenzione, si prega di tenersi a distanza dagli animali al pascolo! Le mucche proteggono i loro vitelli!"
Probabile significato: Se le mucche incornano è solo colpa vostra...o del vostro cane





nota: interessante il percorso scialpinistico per questa cima che non coincide con quello escursionistico (vedi traccia per GPS su bergsteigen.com - occorre registrarsi e cliccare su TRACK)

01 settembre 2016

Piz Duleda m. 2.909

Escursione nell'anfiteatro della Val Gardena
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L’itinerario (giro parz. ad anello):
Punto di partenza: Santa Cristina (Val Gardena) - stazione a monte della cabinovia 'Col Raiser' - m. 2.107 (18 € salita/discesa + 3,5 € parcheggio) - la cabinovia apre solitamente alle 8:30
Descrizione: Bel giro in ambiente dolomitico, per la descrizione completa dell'itinerario (senza l'utilizzo della cabinovia) vedi sul sito gulliver.it (a mio parere però non conviene salire a piedi dalla stazione a valle della cabinovia perchè fino al rifugio Firenze il percorso non è un vero sentiero ma una strada sterrata che nella parte iniziale è pure asfaltata).
Dislivello: m. 1.000 quasi
Traccia per GPS