30 dicembre 2012

Hohe Ferse (cresta ovest) m. 2.575

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Alessandra, Anabella, Bruno, Mauro, Michela, Sandro S.
Continua la giornata in “powder”.
Ora di rientro a casa: 19:00 !

sulla cresta della Hohe Ferse sulla cresta della Hohe Ferse

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Vai al filmato girato da Sandro (su Vimeo)

Gleckspitze (M. Campana) m. 2.620

Alessandra, Anabella, Bruno, Mauro, Michela, Carlo B., Francesco C., Sandro S.
Continua l’esplorazione del Paradiso della neve farinosa
Ora di rientro a casa: 19:00 !

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29 dicembre 2012

Ruderer Berg 2x

vai alle fotoAlessandra, Anabella, Bruno, Francesco C., Mauro, Michela, Sandro
Il Paradiso della neve farinosa per le vacanze di Natale.
Ora di rientro a casa: 20:00 !

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27 dicembre 2012

Weisspitz m. 2.716

Bruno, Mauro, Michela, Roberto P.
Neve farinosa non paragonabile a quella delle sovraffollate valli di Fleres e Racines ma comunque abbastanza piacevole anche se un pò variabile con zone dove accenna ad un leggero impaccamento per effetto dell’azione dei venti.
Qui l’innevamento nel bosco quest’anno sinora è ancora piuttosto scarso e a scendere occorre un pò di attenzione e …anche un guado di ruscello.
Purtroppo al momento della discesa il sole ha fatto sciopero.
vai alle fotoL’itinerario:
Punto di partenza: piccolo parcheggio all’inizio della pista per slittini a quota m. 1.470 circa lungo la strada che da Schmuders (sopra Vipiteno) conduce alla malga Prantner Alm
Descrizione: Si segue la pista per slittini fino alla malga Prantner Alm (m. 1.818), si prosegue ancora per poco e, oltrepassato un maso, si sale sù per il bosco che non è fitto.
Dopo poco tempo si esce allo scoperto e si segue uno stretto avvallamento: la cima diviene visibile e quindi spostandosi lentamente verso destra si arriva alle sue pendici che si risalgono fino ad arrivare poco sotto la croce di vetta raggiungibile solo a piedi.
In discesa invece si può scendere giù diritto per il vallone principale spostandosi verso destra poco sopra la zona dove il terreno diviene eccessivamente scosceso. Arrivati ad una radura poco sopra l’inizio del tratto boschivo, si devia ancora un pò verso destra fino a ritrovare la propria traccia di salita.
Al sabato e domenica la Prantner Alm, che è nota per la sua buona cucina, è letteralmente presa d’assalto dagli appassionati di slittino e… da qualche raro sciatore alpinista.
N.B.: E’ una gita che presenta “croste da vento” abbastanza frequentemente tranne che subito dopo una nevicata o con condizioni da Firn.
Traccia per GPS& avviso

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26 dicembre 2012

Freeride Saxner e dintorni

Antonella, Francesco M., Bruno
Anche questa volta la previsione sulla copertura nuvolosa del sito ilmeteo.it è risultata azzeccata in pieno: bel tempo dopo le ore 13 !
N.B.: ci siamo serviti degli impianti sciistici di Racines

vai alle fotoDescrizione dell’itinerario scialpinistico sulla cima Saxner (su veramontagna.it)
Traccia per GPS& avviso
Attenzione: attualmente il tratto nel bosco del sentiero nr. 15 non è molto consigliabile in discesa perchè si svolge su un percorso che richiederebbe moltissima neve; infatti i più accorti salgono di qua (o meglio ancora per il sentiero nr. 15A che inizia 800 m. prima del Larchhof), scendono solo fino alle malghe (Kaserlichtalm m. 1.717), rimettono le pelli e tornano sul Saxner per poi concludere scendendo a fianco delle piste di Racines !
Oppure arrivati alle malghe Kaserlichtalm scendere per la strada forestale che però presenta un tratto iniziale pianeggiante.

25 dicembre 2012

24 dicembre 2012

Glaitner Hochjoch (Schloter Joch) m. 2.389

vai alle fotoAntonella, Bruno, Francesco M.
Con nostro grande stupore la temperatura si è mantenuta sopra lo zero anche durante la notte e la neve farinosa inumidita da ieri non si è ancora trasformata in “crosta”.
Oggi, dopo mezzogiorno, dai siti rocciosi esposti a sud proveniva il frastuono delle valanghe…

Descrizione dell’itinerario (su veramontagna.it)
Traccia per GPS& avviso

23 dicembre 2012

Hohe Kreuzspitze (C.G. di Montecroce) m. 2.743

vai alle fotoBruno, Mauro, Michela
Durante la notte al confine è nevicato 5 cm e anche di più con vento forte.
Sull’auto di Michela si è depositato un modesto spessore di “magica powder” che Michela e Mauro non hanno avuto il coraggio di allontanare; subito alla partenza da Vipiteno abbiamo notato che la neve era instabile, infatti sul parabrezza è scesa una “valanga” che ha investito il tergicristallo destro.
Poco oltre la malga abbiamo visto scendere una valanga di medie dimensioni partita dai pendii rocciosi; sopra i 2.200 m di quota ce ne erano alcune che arrivavano persino a lambire la traccia di salita.
Abbiamo pensato bene di scendere senza fare tracciati a rischio: la discesa è stata molto bella, un pò meno sotto i 1.900 dove è tutto arato dal passaggio degli sciatori alpinisti dei giorni scorsi.
Descrizione dell’itinerario (su veramontagna.it) Traccia per GPS    avviso

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22 dicembre 2012

Hocheck: una neve che è “la fine del mondo” !

vai alle fotoI sopravvissuti al 21/12/2012: Alessandra, Anabella, Bruno, Mauro, Michela, Sandro.
E’ iniziata una nuova epoca, il 14º b'ak'tun secondo il calendario dei Maya, che corrisponde ad un ciclo storico caratterizzato da neve polverosa 12 mesi all’anno.
Solo la visibilità su questo versante esposto a nord, dove il sole non arriva mai nei mesi invernali, non era proprio da inizio della mitica “Era dell’Acquario”.
Saluti ad Elia, Luca e compagni

Descrizione dell’itinerario classico (su veramontagna.it)
Traccia per GPS& avviso

Videomessaggio di Mauro e Michela per Simone:

Vai al videomessaggio

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Qui il filmato girato da Anabella

20 dicembre 2012

Al cospetto dell’Aglspitz (C. dell’Accla) m. 3.194

vai alle fotoOggi avevo voglia di sciare al sole e mi sono diretto verso la Aglsspitz (C. dell’Accla) sul ghiacciaio della val di Fleres: anche qui neve polverosa e solo 4 persone !
Hocheck (Monte Alto), Lorenzenberg (Monte S. Lorenzo), Rocholspitz e tutte le gite sul versante soleggiato sono ancora da tracciare.
La Cima Elles era sovraffollata !
Traccia per GPS& avviso

17 dicembre 2012

Ellesspitze (Punta Elles) m. 2.661

19/12/2012
Bruno, Francesco C., Mauro, Roberto L., Roberto P.
Ripetizione

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vai alle foto17/12/2012:
Bruno, Fabio, Mario, Sabina, Stefania
Superbe condizioni per una gita scialpinistica !
Non ci pareva pericoloso per cui siamo scesi per l’itinerario più ripido e poi abbiamo deviato a sinistra per poter seguire la variante che porta direttamente in prossimità della Ochsenalm.
Tutto polvere dalla cima fino all’auto…sotto i 2.000 m. un pò meno leggera.
Solo 2 tracce di discesa davanti a noi !
Descrizione dell’itinerario (su veramontagna.it)
Traccia per GPS (la discesa, nella parte intermedia, non ricalca quella seguita oggi)& avviso

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16 dicembre 2012

Kasebachhörndl (m. 2.573)

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Alessandra, Anabella, Bruno, Francesco M., Mauro, Michela, Sandro
Questa è una gita raccomandabile subito dopo una bella nevicata.
La giornata di ieri però è stata caratterizzata da neve sì ma anche da venti forza 4 e quindi fuori del bosco i pendii erano parecchio ventati tranne che…dove non era sceso ancora nessuno.
Bellissima sciata anche se in alcuni punti abbiamo preso “mitragliate di sassi” in particolare in un paio di passaggi stretti nel bosco dove per rallentare si era costretti a fare spazzaneve.
Descrizione dell’itinerario e traccia GPS (su Sentres.com)
Foto mie, di Alessandra ed Anabella:

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15 dicembre 2012

Attacco Dynafit Radical ST vs. Vertical ST

Quest’anno ho potuto provare il “Radical ST” nuovo modello di attacchino della Dynafit.
Senza la pretesa di fare un vero e proprio test riporto qui di seguito le mie impressioni:

sopra: Vertical ST - sotto: Radical ST
  • L’alzatacco del Radical è più basso dell’alzatacco del Vertical (la differenza è di 5-6 mm per la posizione inferiore e di 8 mm circa per la posizione superiore)
    N.B.: Per le gite molto ripide personalmente preferisco la soluzione del vecchio Radical – per le condizioni che si trovano in genere (traccia di salita con angolo di salita molto basso) va bene anche il nuovo Vertical
  • La suola dello scarpone in prossimità della punta dista 22 mm dallo sci nel Radical e 20 mm nel Vertical - in prossimità del tacco dista 25 mm dallo sci nel Radical e 22 mm nel Vertical, pertanto con il Radical ci si trova più o meno 2 mm più in alto
  • Il peso è pressochè uguale (gr. 520 per il Vertical e gr. 531 per il Radical)
  • Il puntale anteriore del Radical è fatto in modo da facilitare notevolmente l’inserimento dello scarpone per chi possiede scarponi senza l’inserto ‘Quick-Step-In’
    • con il Radical è più facile regolare l’alzatacco con i bastoncini da sci (se si possiedono dei bastoncini con rotella girevole che si adatta all’inclinazione del pendio – quando si vuole abbassare l’alzatacco - conviene forse aiutarsi con la manopola anzichè con la rotella della racchetta)
    • la casa produttrice Dynafit raccomanda di girare il puntale posteriore del Radical sempre e solo in senso orario (pena possibili danni)
    • il Radical è molto più silenzioso in salita perchè non si sente quasi il toc-toc del tacco della suola dello scarpone che batte ad ogni passo
    • Il Radical costa circa 50 € in più
    Caratteristiche tecniche in inglese (con foto):
    The Ultimate Dynafit AT Ski Binding Review Part 1
    Un test (un pò superficiale) in lingua tedesca:
    Test: Dynafit-Bindung Speed Radical

    14 dicembre 2012

    Malga Zirago (Zirogalm)

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    Bruno, Carlo B., Francesco C.
    Dopo varie consultazioni abbiamo optato per malga Zirago (snowboard per Carlo e Francesco, sci “maggiorati” per me).
    Siamo arrivati sino ad una casetta posta a quota 2.200 circa…sopra il limite del bosco la neve è molto ventata con qualche striscietta di polvere di riporto qua e là…però appena si vedono i primi alberi si inizia a sciare come si deve.
    Il percorso è assai “ravanato” per i numerosi passaggi precedenti, per cercare neve più o meno inviolata occorre fare un certo sforzo rasentando alberi ed alberelli.
    Bellissimo comunque…
    Descrizione dell’itinerario e mappa del percorso (in lingua tedesca su almenrausch.at)

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    12 dicembre 2012

    Freeride a Ladurns (Fleres)

    vai alle foto
    Bruno, Francesco C., Roberto
    Neve farinosa direttamente importata dal Canada, non tantissima ma sufficiente per fare dei bei fuori-pista:
    Sito della zona sciistica di Ladurns

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    11 dicembre 2012

    …verso la Kleine Kreuzspitze (P. di Montecroce)

    vai alle fotoFrancesco C., Bruno
    Oggi molta neve farinosa inconsistente, si sprofondava fino a 40-45 cm con gli sci, bella nei punti dove il pendio è ripido ma dove non c’è pendenza si scia diritto senza fare curve.
    Sopra i 2.000 m nebbia e poca visibilità; attenzione che anche se pare ci sia un mare di farina, sotto i 1.900 m di quota è facile che 4-5 volte gli sci vengano in contatto con rocce nascoste.
    Descrizione dell’itinerario (su veramontagna.it)
    Traccia per GPS& avviso

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    09 dicembre 2012

    Einachtspitz m. 2.305…non solo farina

    vai alle fotoAlessandra, Anabella, Bruno, Sandro
    Visto che nel bosco c’era pochissima neve ci siamo fidati della traccia di salita di un “lokal” che però probabilmente non conosceva molto bene il sentiero estivo.
    Dopo la “ravanata” nel bosco si è aperto uno scenario incantevole con assenza totale di vento e poco freddo…
    la discesa poi: …una di quelle discese relativamente corte ma con una neve talmente bella che ci ha lasciato il sapore di un discesone.
    Nella parte bassa siamo scesi per la strada forestale (impossibile sciare nel bosco).
    E per finire “Pressknödel di formaggio in brodo” per tutti all’accogliente Gassenhof dove si mangia veramente bene e si spende pure poco.
    Saluti all’Alessandra di Vipiteno e alla sua amica che abbiamo incontrato sulla cima…
    Descrizione dell’itinerario (su veramontagna.it)
    Tracce per GPS (percorsi costruiti su mappa digitale con appross. 200 m):
    - salita parte destra
    - discesa classica

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    07 dicembre 2012

    verso la Ellesspitze (Punta Elles) m. 2.661

    Bellissima neve farinosa ma il forte vento ha cominciato a trasportarla di qua e di là: si preannunciano grossi accumuli di neve ventata.
    Minacciosi pinnacoli ravvivavano oggi le creste delle montagne.
    A detta di coloro che più si sono avvicinati alla cima, in alta quota c’è neve ventata ma comunque sotto i 2.400 si scia alla grande…ora sta nevicando anche nel fondovalle.
    Sono riuscito a fare solo 3 foto: infatti la mia macchina fotografica digitale si è rifiutata di aprire l’obiettivo perchè faceva troppo freddo !

    Descrizione dell’itinerario (su veramontagna.it)
    Traccia per GPS (però con discesa diretta)& avviso

    05 dicembre 2012

    Schrotthorn (Corno del Ceppo) m. 2.590

    vai alle fotoBruno, Francesco C., Max, Roberto
    Dalle foto sembra che la valle di Scaleres ci abbia regalato una sciata favolosa: in realtà è stata bella ma a tratti non proprio rilassante perchè, pur scegliendo gli avvallamenti e gli accumuli di neve farinosa, ad ogni curva non si sapeva bene che neve si sarebbe incontrata.
    L’innevamento non è quello delle gite al confine ma la zona è stupenda e abbiamo fatto una tranquilla gita in ambiente completamente vergine.
    Sopra i 2.000 metri ci sono vaste zone di neve ventata coperte o alternate però da un pò di magica farina negli avvallamenti e sulle esposizioni sud.
    Per 80-90 m/dsl occorre togliersi gli sci se non li si vuole grattugiare.
    punto di partenza: Valle di Scaleres (Varna) - piccolo parcheggio a quota 1.445 poco prima del maso Steinwend
    descrizione: in salita l’itinerario coincide con il percorso del sentiero estivo (nr. 4); in discesa invece, se le condizioni lo consentono, si può scendere quasi in linea diretta dalla cima e poi a sinistra verso un passaggio tra le formazioni rocciose; di qui giù verso il percorso fatto in salita e poi più a destra in un evidente canale. Arrivati al limitare del bosco inizia la strada forestale che si può “tagliare” se si cerca una sciata più adrenalinica…scesi di circa 200 m/dsl ci si ricollega alla stradina forestale fatta in salita.
    Traccia per GPS della salita

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    03 dicembre 2012

    Zunderspitz (Cima Incendio) m. 2.381

    vai alle fotoC’è un pò meno neve che in val di Fleres, comunque si scende con gli sci fino all’auto (nel mio caso a quota m. 1.430 - 1° tornante della stradina che porta alla Staudner Alm): ho beccato solo un sassolino (azz…)
    Neve polverosa a 4 ****, solo negli ultimi 100 metri ci sono estese placche di neve ventata che tende a fare sottilissime crepe al passaggio di uno sciatore.
    Sono arrivato fino a pochi metri dalla cima.
    Era previsto vento forte (3) da nord-ovest e invece, almeno qui, non c’era nemmeno una bava di vento.
    La Val Ridanna, essendo orientata tra est e ovest ha la peculiarità di non essere in genere battuta dal vento di föhn.

    Descrizione dell’itinerario (su veramontagna.it)
    La mia traccia per GPS (differisce nel punto di partenza rispetto alla descrizione riportata nel sito veramontagna.it)  avviso

    01 dicembre 2012

    Maurerspitze (quasi)

    Alessandra, Anabella, Bruno, Francesco C.
    La neve c’è, anzi ce n’è più di quella che pensavamo…infatti si scende con gli sci fino all’auto in una magnifica polvere leggera che in quota forma uno strato di 40-45 cm sopra un fondo ben assestato.
    Prima uscita per Alessandra ed Anabella in una cornice natalizia…
    Mancava solo la visibilità che a causa della nebbia lasciava a desiderare

    alla partenza dal Monte Muro i piedi di Anabella dopo la gita

    29 novembre 2012

    E’ inverno !

    E’ uscito il primo bollettino valanghe
    Ladurns m. 1.960 (Fleres), ore 17:40 del 29/11/2012 – altezza neve: cm 86
    Mappa precipitazione cumulata ultime 72 hh

    Per sapere fino a quando si può salire sù per le piste ancora chiuse: Calendario delle aperture degli impianti sciistici di tutta Europa

    25 novembre 2012

    Wilde Kreuzspitze (P. della Croce) m. 3.134

    vai alle fotoSandro, Bruno
    Si scende con gli sci fino a quota 1.900, quindi per 200 m/dsl sci sullo zaino.
    Bel tempo, bella sciata, buone condizioni del manto nevoso anche se non più eccezionali come nei giorni scorsi…che si vuole di più ?
    Descrizione dell’itinerario e traccia GPS nel precedente articolo del 4 maggio 2012

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    21 novembre 2012

    Grantspitz m. 2.656

    vai alle fotoRitornano le discese stupende !
    Pensavo di fare una bella gita panoramica sotto il sole di novembre con una discesa così così …e invece ecco una gita “primaverile” con una discesa corta ma stupenda su firn che cede nelle ore calde sul versante EST.
    Sulla cima pieno di tracce… di camosci.
    Ho incontrato Helmuth e Herbert, fedeli lettori del blog e che saluto, con cui ho condiviso parte della gita.
    N.B.: Occorre togliersi 2 volte gli sci, una volta a quota 1.900 per circa 40 m/dsl senza neve e poi in prossimità delle malghe di Fane perchè la poca neve rimasta non consente di passare con gli sci.

    Punto di partenza: parcheggio prima della malga Fane m. 1.700 (Valles/Rio di Pusteria)
    Descrizione: All’inizio l’itinerario coincide con quello per la Plattspitze poi a quota 1.900 circa si devia a destra, si sale sù per un prato in genere senza neve fino ad incrociare un sentierino, lo si percorre verso destra immettendosi così nella valletta dove è situata la malga Aschila (Aschila-Alm m. 2.247), di qui si prosegue in direzione OVEST/SUD-OVEST fin sulla cimetta Grantspitz. La discesa diretta che ho preferito oggi per una valletta parallela subito a nord ha una pendenza massima di circa 39° (vedi traccia per GPS e foto).
    Traccia per GPS& avviso

    17 novembre 2012

    Plattspitze (C. Piatta) m. 2.669

    vai alle fotoAntonella, Bruno, Carlo, Francesco C., Francesco M., Mauro, Michela, Sandro…e il cane Toby
    Condizioni discretamente belle, neve quasi farinosa nei 150 m sotto la cima, poi semidura parz. ghiacciata, solo a tratti Firn morbido ma a gobbe a causa dell’innevamento ancora modesto che ripete la conformazione del terreno sottostante…scesi con gli sci fino all’auto (al parcheggio malghe di Fane a 1.700 m. di quota)
    Ma quello che conta di più non mancava di certo: la bella compagnia ed il bel tempo !

    Descrizione dell’itinerario
    (su veramontagna.it)
    Traccia per GPS

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    15 novembre 2012

    Scarpa Maestrale vs Dynafit Zzero4

    Post vecchio che riguarda modelli non più in produzione
    Fino all’anno scorso sciavo con gli scarponi Dynafit ZZero4 ma quest’anno mi sono comprato anche i Maestrale della Scarpa.
    Senza la pretesa di fare un vero e proprio test provo qui di seguito a sintetizzare le mie impressioni:

    Maestrale della Scarpa
    Scarpa Maestrale 2011/2012
    PRO
    • E’ un pò più leggero dello Zzero4 (110 gr. al paio per il nr. 29)
    • E’ più adatto ai piedi magri che non lo Zzero4
    • Lo snodo della caviglia durante la posizione SALITA consente un ottimo movimento in avanti dell’asse caviglia-ginocchio
    • Il gancio centrale consente una fasciatura più avvolgente del piede
    • La suoletta interna delle scarpette è fatta in materiale più tecnologico, inoltre è provvista di fori per l’areazione e sembra più adatta per l’uso scialpinistico che non una suoletta tradizionale
    • La scarpetta interna originale (mod. Intuition) può essere usata senza montare i lacci forniti a parte 
    • Non mi si presenta più il fastidioso slittamento in avanti del tallone del calzettone (probabilmente perchè sia la scarpetta interna che lo scafo avvolgono meglio il calcagno oppure perchè lo stesso numero dei Maestrale è 1-2 mm più corto del Zzero4)
      N.B.: Preciso che indosso calzettoni di misura “giusta” e cioè acquistati, come ormai è consuetudine, di 1-2 numeri più piccoli e che il suddetto problema mi si presenta dopo che il calzettone è stato usato una decina di volte
    CONTRO:
    • Per entrare ed uscire col piede occorre prima ribaltare lateralmente la linguetta dello scafo e ciò non è proprio il massimo della comodità
    • In caso di temperature molto basse potrebbe ghiacciarsi il meccanismo che consente il bloccaggio del gambetto per la discesa.
      Per prevenire questo problema io ho spesso ingrassato il sistema con un lubrificante universale resistente al freddo anche se in genere le istruzioni degli scarponi in plastica sconsigliano categoricamente di utilizzare lubrificanti diversi da silicone spray.
      Per risolvere il problema in loco bisogna invece farsi aiutare da qualcuno il quale deve appoggiare perpendicolarmente la punta di una racchetta sulla parte centrale del meccanismo nel lato posteriore dello scafo e dare dei colpi secchi agendo con un pugno sulla manopola della racchetta.
      Vedi anche discussione nel forum di OverTheTop.
      Nota: questo problema è stato rimosso nel nuovo modello uscito nella stagione 2014/2015 (quello coi ganci blu ereditati dal mod. Maestrale RS) dove il meccanismo è stato sostituito con uno di tipologia diversa
    • In determinati casi si potrebbe rompere il cinghietto in plastica graduato che si inserisce nel gancio centrale (occorre in questo caso sostituirlo o farlo sostituire)
      Nota: a me si è rotto fortunatamente in un punto che consentiva ancora di chiudere lo scarpone
    modello attuale
    NOTE:
    • Peso di una scarpa (nr. 29): gr. 1.747 (con scarpetta termoformabile mod. Intuition) per cui sono 55 gr. in meno (110 gr. al paio) risp. ai Zzero4 con la stessa scarpetta termoformabile
    • Esternamente il nr. 29 è 4 mm più corto (322 mmm anzichè 326) del corrispondente nr. 29 del Zzero4
    • Lo scafo del nr. 29 è 1-2 mm più corto internamente del corrispondente nr. 29 dello Zzero4 della Dynafit
    • Le scarpette interne Dynafit tradizionale e Scarpa termoformabile mod. Intuition (nr. 29) sembrano avere invece le stesse dimensioni
    • Con un paio di calzettoni da scialpinismo (non sottili) riesce a stringere bene anche un piede molto magro (come il mio)
    CONCLUSIONI:
    • E’ IL MIGLIOR SCARPONE che ho mai avuto sinora
    _________________________________________________________________

    Zzero4 in Pebax della Dynafit
    Dynafit Zzero4
    PRO:
    • Sono scarponi comodi
    • I ganci sono comodissimi e anche se si stringe a fondo non fanno male alle mani (senza guanti)
    CONTRO:
    • Lo snodo della caviglia durante la posizione SALITA consente un movimento in avanti all’asse caviglia-ginocchio non paragonabile a quello dei Maestrale della Scarpa (anche a causa di una certa rigidità della linguetta dello scafo)
    • A volte mi si presenta un fastidioso slittamento in avanti del tallone del calzettone (probabilmente perchè la scarpetta interna e lo scafo non sono progettati per piedi magri oppure perchè forse avrei bisogno di 1/4 di numero in meno)
      N.B.: Preciso che indosso calzettoni di misura “giusta” e cioè acquistati, come ormai è consuetudine, di 1-2 numeri più piccoli e che il suddetto problema mi si presenta dopo che il calzettone è stato usato una decina di volte
    NOTE:
    • Peso di una scarpa (nr. 29): gr. 1.802 (con scarpetta termoformabile non originale – con la scarpetta interna originale sarebbero però 65 gr in più)
    • Esternamente il nr. 29 è 4 mm più lungo (326 mm anzichè 322) del nr. 29 del Maestrale
    • Lo scafo del nr. 29 è 1-2 mm più lungo internamente del corrispondente nr. 29 del Maestrale della Scarpa
    • Le scarpette interne Dynafit tradizionale e Scarpa termoformabile mod. Intuition (nr. 29) sembrano avere invece le stesse dimensioni
    • Non riesce a stringere bene un piede molto magro a meno che non si inseriscano solette aggiuntive (anche tra lo scafo e la scarpetta)
    Test dal Web:
    - scarponi Scarpa Maestrale
    - scarponi Scarpa Maestrale RS
    - scarponi Dynafit Zzero4

    14 novembre 2012

    Wilde Kreuzspitze (P. della Croce) m. 3.134

    vai alle fotoPartenza: malghe di Fane (Valles/Rio di Pusteria)
    Attualmente condizioni spettacolari !
    Si arriva in auto fino al parcheggio prima delle malghe (m. 1.700).
    Sopra i 2.000 m le condizioni sono ottime.
    Oggi sono riuscito a scendere con gli sci fin quasi al parcheggio.
    Nella gola comunque bisogna scendere a piedi.
    Descrizione dell’itinerario e traccia GPS nel precedente articolo del 4 maggio 2012

    13 novembre 2012

    Saxner m. 2.269

    vai alle fotoPer me oggi la prima discesa stupenda della stagione (…con gli sci col rocker naturalmente).
    Da 1.700 m in sù c’è un discreto innevamento di fondo anche se ci sono parecchie rocce ancora esposte; c’è anche una striscia di pista già battuta, si portano gli sci in spalla per 5-10 minuti.
    Fa caldo e la neve è marcetta ma molto sciabile al sole, portante all’ombra sopra i 2.200 m. (sono salito sù per le piste di Racines e sceso alle 13:15 - meglio ancora sarebbe stato 30 minuti prima perchè in basso in ombra cominciava ad accennare neve crostosa).

    07 novembre 2012

    Kleine Kreuzspitze (P. di Montecroce) m. 2.518

    vai alle fotoFino a m. 1.650 a piedi, poi in qualche modo si riesce a salire con le pelli di foca. Subito dopo la malga le condizioni diventano abbastanza buone: c’è un buon fondo di neve ghiacciata (sotto la cima ghiaccio durissimo) con sopra 10-15 cm di neve farinosa. La sciata comincia a diventare a tratti divertente.
    Fino alla malga si scende bene poi ancora un breve tratto ma solo con sci vecchi e con molta attenzione.
    Comunque da oggi comincio a percepire un pò di sensazione da scialpinismo.
    Saluti a tutti i miei lettori.

    05 novembre 2012

    I miei primi scarponi da scialpinismo

    HanwagGli scarponi Hanwag sono stati i miei primi scarponi da scialpinismo e furono anche, credo, i primi scarponi da scialpinismo di cuoio plastificato con scarpetta interna in pelo naturale della storia.
    A quel tempo (forse i primissimi anni ‘80) erano considerati il “non plus ultra” e a dire il vero erano abbastanza comodi in salita…quanta strada che è stata fatta da quelle prime gite !
    Ma le gite di quegli anni non erano però per questo meno belle di quelle attuali …quello che conta è la passione…

    Hanwag Hanwag Hanwag

    02 novembre 2012

    Skaði, la dea della Neve

    SkadiSkaði (erroneamente anglicizzato in ‘Skadi’) è la divinità della neve per la mitologia Norrena (vedi approfondimento su Wikipedia).
    Skaði usa gli sci per muoversi tra i monti, dove si reca a cacciare con l'arco.
    Viene per questo chiamata "dea degli sci".
    Il rapporto tra Skadi ed il suo sposo non fu dei migliori… e te credo… lo sposo era Njörðr, il dio del mare!
    Skadi

    Se la incontrate segnalatemelo indicando precisamente luogo e ora dell’apparizione, grazie

    29 ottobre 2012

    Primo assaggio di polvere sulla pista di Racines

    La neve  è appena sufficiente per scendere con un paio di sci vecchi; a tratti ci si diverte pure, anche se la discesa è piuttosto breve. Naturalmente neve farinosa…
    Unico neo il frastuono dei cannoni da neve che stanno sparando tutti all’impazzata…

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    27 ottobre 2012

    Mammut Pulse Barryvox vs. Mammut Element Barryvox

    Mammut PulseMammut ElementPer chi è interessato alle differenze tra questi 2 modelli di apparecchi di ricerca è disponibile un esauriente articolo in lingua tedesca su ich-liebe-berge.ch (per chi non conosce il tedesco la traduzione di Google sembra discretamente comprensibile)

    20 ottobre 2012

    Al rifugio don zio m. 1.600 (Monte Casale)

    Antonella, Barbara, Bruno, Carlo, Fabio, Francesco, Luisa

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    13 ottobre 2012

    L'Autunno è arrivato

    2a malga di Vallaga

    Alpi: Sono in arrivo a metà ottobre le prime copiose nevicate sopra i 1.500 m.

    15 settembre 2012

    M. Pez (Sciliar) m. 2.563

    Antonella, Bruno, Francesco, Letizia, Mauro, Michela, Ovidio

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    07 settembre 2012

    29 agosto 2012

    Kreuzjoch di Mezzaselva (m. 2.560)

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    E’ il sentiero più selvaggio nelle immediate vicinanze di casa mia.
    Si lascia l’auto nel parcheggio del paese di Mezzaselva (BZ), poi ci si incammina sulla pista ciclabile verso nord, dopo 700-800 m inizia il sentiero nr. 21 che sale ripido e per qualche breve tratto segue una strada forestale (ad es. tra il primo gruppo di malghe ed il secondo).
    Sopra le malghe il sentiero diviene sempre più impervio: i camosci quando mi hanno visto non sono nemmeno scappati !  Forse vedono pochi esseri umani.
    Pur essendo molto aspro e pochissimo frequentato, questo percorso è segnato bene (segnavie nr. 21).
    marasso palustreKreuzotterSi può anche fare un giro ad anello e scendere per la valle di Vallaga (Flaggertal): in questo caso fare attenzione a non pestare una povera vipera sopra la “Innere Flaggeralm” m. 1.939 !    A sinistra un marasso palustre (Kreuzotter)