Lista nera

Comuni o paesi dove il sottoscritto cercherà di non recarvisi più in mountain-bike (ma nemmeno a piedi o in auto) perchè attuano una politica poco o per nulla orientata a tale sport:

Lengstein (Longostagno)
Il sentiero nr. 9 sia sopra che sotto il paese è severamente interdetto alle due ruote e si è costretti a scendere per la strada delle auto e, in basso, per un sentiero che attraversa un prato a sud-ovest dove PER IL MOMENTO è ancora consentito il passaggio previa apertura e chiusura di 2 stretti cancelli blocca-bestiame.

Luson (Lüsen)
A differenza delle zone limitrofe (Plose, Rodengo, Casteldarne, ecc.) qui la politica seguita non è favorevole alla mountain-bike libera ma solo a quella relegata sulle strade di transito e a qualche strada sterrata che porta i turisti a spendere presso punti di ristoro.
I divieti stanno spuntando come funghi, addirittura su strade forestali, a dire il vero io li ho visti solo lì ma i sentieri adatti a scendere in mountain-bike non sono molti in questa zona e se vietano il transito sulle strade forestali rimane solo la possibilità della gita gastronomica.

Soprabolzano/Oberbozen (Comune di Renon)
E' quasi tutto vietato in base al D.P.G.P. dell'Alto Adige del 9 luglio 1997 nr. 364 (Tutela paesaggistica)

Velturno (Feldthurns)
A quota 2.000 m. circa sulla strada sterrata che costituisce il percorso di salita da Maso PIneto (Bressanone) al rifugio lago Rodella c'è un cartello di divieto di transito per le biciclette (ordinanza nr. 357 del 01/06/2019 del Comune di Velturno che non è leggibile o scaricabile dal sito del Comune suddetto).
Può anche darsi che analogo divieto sia stato posto all'accesso che proviene dal lato opposto (Latzfons).