22 dicembre 2016

Gitschberg m. 2.510

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Robert, Helmut, Bruno
L’itinerario:
Punto di partenza: stazione a valle impianti Gitschberg (Maranza/Rio di Pusteria) - m. 1.420
Descrizione: Si segue il bordo pista (gita ideale quando c'è solo innevamento artificiale e la neve quella vera è assente).
E' consentita la salita della pista Gaisraste dopo le ore 17:00 di ogni giovedì (non è consentito andare in cima).
Visto che ogni giorno c'è parecchia gente che sale con le pelli è probabilmente tollerata la risalita delle piste se si fa in modo di arrivare prima delle 8:50 alla base dell'ultimo tratto di seggiovia (Gitschberg), da qui in poi si può salire uscendo al di fuori del margine destro della pista perchè un minimo di innevamento di solito c'è.
Ora di partenza ideale tra le 7:00 e le 7:15

Dislivello: m. 1.090

20 novembre 2016

"Scialpinismo" su pista

Come ad ogni inizio stagione sulle piste preparate artificialmente le condizioni sono buone o perlomeno accettabili.
A lato foto di oggi sulla pista principale chiusa dello Jochtal (ultimi metri in basso non ancora innevati)


14 novembre 2016

Il programma "Worn Wear" di Patagonia

maggiori informazioni sul sito di Gialdini
Ammirevole il rispetto dell'ambiente dimostrato dalla Casa Produttrice Patagonia.
Il suo programma "Worn Wear", dopo essere passato nelle nostre vicinanze (Fiera dello Sport di Innsbruck/Austria) sbarca ora a Brescia presso il negozio sportivo Gialdini.
L’iniziativa, che ha riscosso un grandissimo successo, si pone l’obiettivo di sensibilizzare tutti i consumatori sull’utilità del riutilizzo dei capi d’abbigliamento.
Per chi abita nelle vicinanze di Brescia o ha occasione di passarvi è interessante sapere che nel nuovissimo corner Patagonia di Gialdini verranno offerte riparazioni gratuite di cerniere, alette delle zip, bottoni, tessuti bucati o lacerati e altro ancora, dei capi di abbigliamento, anche non necessariamente del brand californiano.
Una sarta specializzata sarà presente per aiutare a “tenere in forma” gli indumenti, tutti i venerdì e sabato di novembre dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00.
A Patagonia e a Gialdini sta a cuore l’ambiente e una delle cose più responsabili che si possono effettuare per tutelarlo è prolungare la vita delle cose che già utilizziamo.
Il semplice gesto di far durare più a lungo i capi che indossiamo, avendone cura e riparandoli quando necessario, consente di non doverne acquistare di nuovi, evitando così di generare le emissioni di CO², la produzione di scarti e di rifiuti e il consumo di acqua associati ai cicli produttivi del settore tessile.

10 novembre 2016

Buyer's Guide 2017 - Skialper

acquista
Dovrebbe essere nelle edicole il numero speciale di novembre “Buyer’s Guide 2017 – Skialper” dedicato ai test dei materiali.

Da quest'anno è acquistabile in formato digitale anche per PC/MAC a questo link; chi lo acquista in formato digitale lo può consultare online con il programma sfogliatore fornito da Skialper.

09 novembre 2016

Pubblicazione "Avalanchereport 2015/16"

A questo link è disponibile la pubblicazione Avalanchereport 2015/16, una retrospettiva sulla neve e le valanghe della scorsa stagione edito dalla Provincia Autonoma di Bolzano. 
Ecco una bella relazione corredata della foto della zona di distacco di molti degli eventi valanghivi con interessanti notizie utili.

Da consultare anche il sito didattico del Servizio di Prevenzione Valanghe della Provincia Autonoma di Bolzano

03 novembre 2016

Inverno...e neve in arrivo?

vai a meteogiornale.it
La stagione scorsa i meteorologi ci hanno tenuto col fiato sospeso per circa 3 mesi prevedendo in continuazione e fino a 7-8 giorni prima dell'evento nevicate e inverno in arrivo che poi, nella realtà, non arrivavano mai.
Quest'anno però la situazione sembra diversa in quanto all'inizio del previsto "inverno" mancano solo 70 ore circa (prime ore di domenica 6 novembre) e l'affidabilità risulta essere più alta...quindi incrociamo le dita.
PS.: Quest'anno ho problemi ad un ginocchio e spero, grazie alla fisioterapia, di poter tornare al più presto a sciare.
Saluti a tutti

17 ottobre 2016

La prima neve d'autunno

da "Tiroler Tageszeitung"
E' arrivata la prima neve d'autunno alle quote alte ma purtroppo anche la prima vittima da valanga.
(Schmirn/Austria)

14 ottobre 2016

Garmin Foretrex 401 vs. 101

Il Garmin Foretrex 401 è un modello che interesserà chi ha bisogno di un navigatore outdoor da polso che consenta in caso di necessità di ritornare al punto di partenza anche nella nebbia più fitta o di seguire una traccia precaricata dal computer di casa.
Non è un navigatore cartografico.
Specifiche sul sito della Garmin

Elementi negativi:

  1. Dopo 21 mesi si è rotta una parte in plastica che la Casa Produttrice Garmin non mi ha riconosciuto in garanzia:
    Precisamente si è rotto l'attacco per collegarlo al cinturino da polso e già da parecchio tempo si è spezzata la piccola protezione in gomma che protegge la presa femmina mini-USB. Lo ho allora portato presso il Centro Garmin di Bolzano per la riparazione sperando che la avrebbero fatta in garanzia ma sono venuto a conoscenza che la Garmin non risponde di danni esterni dell'apparecchio (mi sembra illogico se non c'è stato e non ci sono segni di urti o cadute)
    Dulcis in fundo: la Garmin mi propone la sostituzione dell'apparecchio al prezzo di 118 euro circa e l'apparecchio nuovo sul mercato online costa 116 euro !!!!!!!!!!!!!!!!!

    Purtroppo le disposizioni di legge sulla Garanzia Legale sono in questo caso a favore della ditta Garmin. Infatti nel caso il vizio faccia la sua comparsa entro i primi 6 mesi dalla consegna del bene, si presume fino a prova contraria che esso sussistesse già nel momento della consegna. Rappresentano un’eccezione quei difetti che dovessero risultare incompatibili con tale previsione per la natura del bene o per la caratteristica stessa del vizio.
    La legge prevede che è il venditore il soggetto che eventualmente dovrà dimostrare che il difetto non esisteva al momento della consegna.
    Se il vizio invece appare dopo i primi 6 mesi dall’acquisto, spetta all’acquirente dimostrare che il difetto non è sorto a causa di un cattivo od errato utilizzo del bene. Di norma questi elementi di prova non sono semplici da fornire soprattutto al di fuori di un vero e proprio contenzioso. Bisogna ricorrere a perizie di esperti, sopportandone i relativi costi, spesso piuttosto ingenti.
    A queste condizioni l'acquirente è praticamente costretto a rinunciare ad attivare un eventuale contenzioso.

    Aggiusterò io alla buona il mio GPS e lo continuerò ad utilizzare finchè non lo perderò per strada, a comprarlo nuovo, magari di un'altra marca, c'è sempre tempo...
Elementi positivi:
Dal confronto col vecchio modello Foretrex 101 che possiedo da anni posso riportare quanto segue:
  1. Ha una sensibilità alla ricezione dei satelliti enormemente migliorata e li rileva anche all’interno di casa mia (il vecchio 101 non prendeva i satelliti all’interno di un edificio nemmeno se lo si metteva vicino ad una finestra)
  2. E’ notevolmente più veloce a “prendere” il segnale dei satelliti (credo non più di 2 minuti al massimo)
  3. E’ più piccolo e quindi più comodo da portare al polso pur disponendo di un display delle medesime dimensioni del Foretrex 101
  4. C’è la possibilità di scegliere tra ‘mappa orientata sempre verso nord’ oppure ‘mappa orientata nella medesima direzione della traccia seguita’ (io preferisco però decisamente la prima delle due opzioni)
  5. Si connette al PC tramite USB e quindi la connessione è enormemente più veloce che con un adattatore seriale come nel caso del citato vecchio modello
  6. Possiede una bussola elettronica ed un altimetro barometrico, ambedue calibrabili scegliendo la funzione corrispondente
  7. Per contrassegnare un waypoints basta tenere premuto un pulsantino (mark) e poi selezionare OK
  8. Nel menù TRACCE in alto sul display compare l’indicazione della percentuale di memoria ancora libera (molto utile)
  9. Come il vecchio 101 funziona con 2 pile AAA, anche ricaricabili, e quindi in caso di emergenza può essere alimentato con le batterie di un altro apparecchio elettronico (ad es. ARTVA, SPOT od altri) – ricordarsi di impostare nel Setup il tipo di batterie utilizzato (alcaline, NiMn, litio)
  10. Consuma molto meno (le batterie durano più a lungo)
  11. Se riposto acceso in una tasca dello zaino non si spegne da solo come il vecchio 101 che aveva forse il tasto di accensione/spegnimento troppo sensibile
  12. Sono compresi anche il cavo di collegamento col PC, il manuale completo su CD e la guida rapida sia su carta che su CD
  13. Prezzo di listino 199 € (si trova però a circa 116 €. su Bpm)
AGGIUSTATO ALLA BUONA col nastro americano ma rimane ben ancorato al polso






07 ottobre 2016

Ottenspitz, Riepenspitze e Gammerspitze

Ottenspitz (2.179), Riepenspitze (2.460) e Gammerspitze (2.537)
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L’itinerario (giro parz. ad anello):
Punto di partenza: Inizio Schmirntal (Austria) - 4 km circa dopo St. Jodok 2,5 km prima del paese di Schmirn - ho seguito l'indicazione per la Ottenspitz e poco dopo ho parcheggiato a lato di una forestale davanti al divieto di transito - m. 1.480
Descrizione: Sono salito per i sentieri nr. 66, 67 e sceso per i nr. 67, 70.
I sentieri sono segnati bene fino a quota 2.200 poi ci sono pochi segnavie ma non servono perchè il percorso è visibile e corre tutto lungo una cresta erbosa.
Raggiunta la prima cima (Ottenspitz) si potrebbe proseguire lungo la cresta perchè la via sembra segnata ma è anche piuttosto esposta (sulla Kompass non è indicato questo tratto!) In autunno con terreno umido o parz. innevato credo sia molto più tranquillo ridiscendere per un centinaio di metri 
da dove si è venuti ed al bivio andare a destra seguendo inizialmente le indicazioni per la 'Hohe Warte'.
Oltrepassata una simpatica malghetta non segnata sulla mappa si prosegue in diagonale leggermente discendente fino a raggiungere la malga Elleralm m. 2.000 circa.
Ora si sale seguendo il sentiero nr. 67 fin sulla cresta e poi sulle due cime Riepenspitze  e Gammerspitze.
Nel ritorno all'altezza della Elleralm si può continuare sul sentiero nr. 67 che scende sulla sinistra (sulla destra scende il nr. 68) e la seconda volta che si incrocia una strada forestale occorre continuare lungo la stessa (il segnavie diviene il nr. 70).

Dislivello: m. 1.100/1.250

01 ottobre 2016

Hammerspitze m. 2.634

Sandro, Bruno
Posto ideale per incontri ravvicinati con camosci, stambecchi, marmotte e pernici !
Le pernici stanno cambiando il piumaggio e sono mezze bianche.


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L’itinerario:
Punto di partenza: Trins (all'inizio della Gschnitztal/Austria) - parcheggio libero Weiler Leiten (max 30 posti auto) - m. 1.320
Descrizione: Dal parcheggio seguire la strada che conduce al rif. Padasterjochhaus (strada sterrata tranne poche decine di metri iniziali di asfalto), ci sono numerose scorciatoie di sentiero la prima delle quali attraverso una vasta radura a prato che non è però molto ben segnata e visibile.
Ad un certo punto si arriva davanti ad un avviso che invita a non restare sulla strada sterrata perchè non conduce al rifugio (Achtung, dieser Fahrweg führt nicht zur Hütte!), qui seguire le indicazioni della tabella gialla che segnala l'itinerario corretto.

pernice bianca

Al rifugio c'è un ingegnoso attrezzo faidate per pulirsi gli scarponi, un "locale invernale" ricavato da una cabina proveniente da un impianto sciistico dismesso ed una rastrelliera porta-biciclette originalissima in cui le biciclette sono appese per la sella (vedi foto)
Poco dopo il rifugio, lungo la via che conduce al Padasterjoch, si piega a destra sul sentierino per la cima Hammerspitze.

Sulla cima ci accoglie una marmotta che ha fatto la sua tana proprio in prossimità della croce di vetta, con un'entrata rivolta a sud riservata per i periodi freddi ed un'altra rivolta a nord e che si affaccia direttamente sul precipizio sopra la Pinnistal (una laterale della Stubaital).
marmotta della Hammerspitze
Dislivello: m. 1.314
Nota: Si può fare un bel giro ad anello se dal rifugio Padasterjochhaus si prosegue sul sentiero nr. 8 passando per le cime Wasenwand (2.563), Roter Kopf (2.526) e Kesselspitze (tratti esposti !) e da qui col sentiero nr. 53 si ritorna al parcheggio.

29 settembre 2016

Nürnberger Scharte m. 2.914

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Oggi ai piedi delle cime Feuersteine (Montarso).
Avrei voluto salire la cima Östl. Feuerstein m. 3.267 ma sono partito troppo tardi (alle 9:30) e così vi ho praticamente rinunciato subito lasciando piccozza e ramponi in auto.
Se si desidera salire in cima credo proprio che convenga pernottare al rifugio Bremer Hütte che tralaltro è molto carino (chiude domenica 2 ottobre).
Con le condizioni attuali non ci sono difficoltà alpinistiche fino alla forcella Nürnberger Scharte.

L’itinerario:
Punto di partenzaGschnitz (Austria), grandissimo parcheggio a pagamento (2,5 €) dietro l'albergo Feuerstein m. 1.281
Descrizione: Ci si incammina per la lunga stradina asfaltata che conduce alla malga Laponesalm (m. 1.472) - su richiesta Taxi-navetta da chiamare al numero 0664 1634190 - si prosegue 5-10 minuti su strada sterrata e poi sulla destra inizia il sentiero (tabella come da foto).
L'ìtinerario è ben segnato e pieno di cartelli indicatori.
Arrivati al passo Simmingjöchl (m. 2.754), dove c'è un rifugetto chiuso a chiave, si prosegue verso nord su sentiero segnato fino a dei piccoli laghetti alla base di quello che resta del ghiacciaio Apererferner.
Da qui in poi non c'è più segnaletica ma solo qualche ometto di pietra.
La cima non la ho mai fatta e quindi rimando agli eventuali articoli sul web di coloro che la conoscono.
Dislivello: m. 1.700 (per la cima poco oltre 2.000 m.)

28 settembre 2016

Großer Trögler m. 2.902

vai alle fotoStupenda cima panoramica (Zuckerhütl, Wilder Pfaff e Wilder Freiger / Pan di Zucchero, Cima del Prete e Cima Libera), una delle più belle!

L’itinerario (giro parz. ad anello):
Punto di partenza: Stubaital (Austria) - parcheggio Sulzenauhütte (subito dopo il parcheggio Grawa Alm) - m. 1.590

vai alle fotoDescrizione: Si segue il sentiero nr. 136 che porta fino al rifugio Sulzenauhütte (m. 2.191), poco dopo il rifugio c'è il cartello indicatore 'Großer Trögler' che invita a salire a destra, inizialmenrte poco ripido poi nettamente ripido con bel sentierino esposto ma tutto assicurato con fune d'acciaio nei punti più scabrosi.
Dopo la sosta sulla cima si scende dall'altra parte fino a quota 2.400 m. circa ed al bivio del cartello indicatore 'Peiljoch' si risale verso il predetto passo dove c'è un esercito di omini di pietra ad aspettarci.
Da qui si ridiscende al rifugio e poi, per il medesimo sentiero di salita, al parcheggio.
A differenza della salita la discesa quasi non presenta punti esposti (tranne 2-3 brevi tratti di ferratina).
Naturalmente chi lo preferisce può anche salire sulla cima sfruttando gli impianti di risalita del carosello Stubai riducendo il dislivello a circa 600 m.

Dislivello: m. 1.600
Traccia per GPS (creata a tavolino, non registrata dal vivo)
Nota: se si possiede una cartina topografica vecchia fare riferimento alla mappa Kompass online che è aggiornata con nuovi sentieri

26 settembre 2016

Großer Moostock (Picco Palù) m. 3.059

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L’itinerario:
Punto di partenza: Achornach/Acereto - proseguire fino al piccolo parcheggio subito prima del divieto di transito e del maso Gasteiger - m. 1.550
Descrizione: Descrizione e traccia per GPS su sentres.it
Dislivello: m. 1.510

24 settembre 2016

Kesselspitze m. 2.728

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Bruno, Sandro
Posto meraviglioso e selvaggio, se non ci fossero le strade forestali sarebbe perfetto!
Dove non ci sono rifugi e quindi non arrivano i "magna-magna" si trovano i posti più belli...
In salita inizialmente abbiamo sbagliato strada e ci siamo infilati sù per una valletta senza sentiero (Loosloch) ma questo errore ci ha consentito di fare 3 incontri ravvicinati:
con un magnifico esemplare di marasso palustre nero, con un branco di una cinquantina di camosci ed infine con un gruppo di 10 stambecchi, 6 dei quali sono rimasti a posare per noi davanti alle macchine fotografiche.
Qui sotto la descrizione è riferita all'itinerario corretto...


L’itinerario:
Punto di partenza: Trins (all'inizio della Gschnitztal/Austria) - parcheggio libero Weiler Leiten (max 30 posti auto) - m. 1.320
Descrizione: Dal parcheggio seguire la strada che condurrebbe al rif. Padasterjochhaus (strada sterrata tranne poche decine di metri iniziali di asfalto).
Se non si conosce il posto rimanere sulla strada sterrata e lasciarla solo dove è presente un cartello indicatore per la Kesselspitze, diversamente se si seguono le scorciatoie si rischia di sbagliare strada.
Fino al termine della strada sterrata (quota 1.700 m. circa) non ci sono praticamente segnavie ma solo cartelli indicatori in corrispondenza degli incroci, poi il sentiero è segnato fino al passo Kalbenjoch (m. 2.225), dopo il passo non c'è più praticamente alcun segnale ma il sentiero è ben individuabile e non ci dovrebbero essere problemi.

Discesa: Si potrebbe fare un bel giro ad anello se si prosegue oltre la cima sul sentiero nr. 8 passando per le cime Roter Kopf (2.526) e Wasenwand (2.563) giungendo così al rifugio Padasterjochhaus (tratti esposti !), da qui col sentiero nr. 122 e infine la strada forestale giù fino al parcheggio.
Dislivello: m. 1.400
Traccia per GPS della salita per il sentiero nr. 53 (su www.almenrausch.at - icona GPX in basso a destra)

22 settembre 2016

Wilder Freiger m. 3.418 (dal rif. Nürnberger Hütte)

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La via più facile dall'Austria per la frequentata Cima Libera (Wilder Freiger) m. 3.418.
Oggi condizioni splendide con la parte alta innevata e mare di nubi sotto i 2.500 m.

L’itinerario:
Punto di partenza: Stubaital (Austria) - Spitz (subito dopo Ranalt) - parcheggio libero del rifugio Nürnberger Hütte - m. 1.370
Descrizione: La descrizione è quasi superflua perchè l'itinerario è segnato bene. Arrivati al rifugio Nürnberger Hütte si procede in direzione sud e poi sud-ovest costeggiando le ripide rocce della Urfallspitze, ora si sale parecchio fin sopra un picco roccioso e oltre... poi, a un certo punto, si piega a sinistra sul ghiacciaio puntando leggermente più a destra dell'anticima Signalgipfel (normalmente ci sono tracce evidenti), infine lungo la cresta rocciosa fin sulla cima.
Dislivello: m.  2.075

15 settembre 2016

Rosenjoch m. 2.796

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Gita in ambiente selvaggio dedicato al pascolo del bestiame
L’itinerario:
Punto di partenza: Oberellbögen (da Matrei Nord girare a destra per Pfons, proseguire per un bel tratto e poi girare di nuovo a destra per Oberellbögen, proseguire diritto fino al parcheggio a pagamento (€. 3) prima del maso Hinterlarcher) - m. 1.380 - da Bressanone 75/80 minuti
Descrizione: Si segue la strada asfaltata che subito diviene sterrata; a questo punto si può rimanere sulla strada sterrata fino alla malga Arztalalm m. 1.900 oppure sfruttare i sentieri che tagliano i tornanti e che sono segnati sulle mappe ma nella realtà non presentano nessun cartello indicatore e quasi nessun segnavia (vedi traccia per GPS).

Arrivati alla malga fanno bella mostra di sè due "interessanti" cartelli (vedi foto) che segnalano:
1) Territorio di pascolo Arztal. Utilizzo dei sentieri a proprio rischio

2) Zona adibita al pascolo di tori ! (con tanto di punto esclamativo).
Approfondimenti in lingua tedesca sul tema pericolosità animali al pascolo
Effettivamente alcuni degli animali al pascolo hanno uno sguardo poco amichevole ma non mi sembrano aggressivi, meglio comunque tenersi a una certa distanza se ci sono i loro piccoli.
Dalla malga Arztalalm in sù i sentieri sono invece segnati molto bene e ci sono cartelli indicatori ad ogni bivio. Il sentiero per la cima Rosenjoch è il nr. 332.
Dislivello: m. 1.420
Traccia per GPS

13 settembre 2016

Wolfendorn m. 2.776 (dall'Austria)

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Bella gita in ambiente selvaggio (*) ma con una breve parte iniziale decisamente brutta (almeno nei giorni feriali o se non si parte prestissimo)
L’itinerario:
Punto di partenza: Brennero (Austria) - poche centinaia di metri dopo l'inizio della strada per la Griesbergalm in prossimità del cartello di divieto di transito - m. 1.350
Descrizione: All'inizio l'unico cartello indicatore (Wolfendorn) è posto vicino alla strada statale, successivamente e fino all'inizio del sentiero, non c'è più alcuna indicazione o segnavie.
Si segue la suddetta strada asfaltata che poi diviene una larga strada sterrata. 
Nei giorni feriali se si parte dopo le 7:30/8:00 si dovrà fare i conti con un via-vai continuo di camion che trasportano a valle terra estratta da una cava. Dopo forse 25 minuti di cammino c'è un cartello indicatore che vieta il passaggio nell'area interessata dai lavori di brillamento (vedi foto), a questo punto basta proseguire ancora per due tornanti ed in prossimità del terzo sulla sinistra appare finalmente un segnale bianco/rosso che indica l'inizio del sentiero in corrispondenza di un ponticello in legno (non c'è però nessun cartello indicatore).
Questo è l'unico sentiero segnato nella valle e quindi non c'è pericolo di sbagliare, inoltre da qui in poi è segnato bene e non passa attraverso l'area vietata.
Se poi ogni tanto si sentono dei tuoni non c'è da preoccuparsi... non è il temporale ma il rumore dei lavori della cava ripetuto dall'eco delle pareti rocciose.

Dislivello: m. 1.460

(*) per capire se un itinerario è poco frequentato basta contare quanti fazzoletti di carta Tempo sono sparsi sul sentiero (zero fazzoletti = poco/pochissimo frequentato - 10 fazzoletti = abbastanza frequentato - >=20 fazzoletti = molto frequentato)

12 settembre 2016

Rifugio Europa e Kraxentrager m. 2.998 (dall'Austria)

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L’itinerario:
Punto di partenza: 3 piccole aree di parcheggio (2-4 auto ciascuna) in prossimità della statale del Brennero e dell'autostrada subito prima del 1° cartello di divieto di transito sulla strada che porta ai masi Venn (Venntal) - m. 1.340
Descrizione
Si segue la strada sterrata verso l'interno della valle Venntal, si passa prima davanti ad un bel maso con chiesetta e dopo un pò davanti alle ultime malghe Vennalm (m. 1.458), qui si sale sù a destra nel bosco seguendo il sentiero nr. 531 che ci porterà fino al rifugio Europa (Landshuter Hütte) m. 2.693.
Mantenendosi più o meno alla stessa quota del rifugio ci si dirige ora verso la cima Kraxentrager (La Gerla) sul sentiero nr. 3A. 
L'accesso alla cima presenta punti esposti di cui uno attrezzato con una fune metallica.
Dislivello: m. 1.660

11 settembre 2016

Sarlkofel m. 2.378 e Lungkofel m. 2.282

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Sandro, Bruno
Monte Serla e Monte Lungo
Bel giretto ad anello nella zona di Braies
L’itinerario:
Punto di partenza: Bad Altprags (Bagni Braies Vecchia) - m. 1.374
Descrizione: Giro ad anello sentieri nr. 15, 16, 16B, 33, 14.
Si può fare anche una capatina sulla cima Lungkofel (M. Lungo)

Vedi descrizione su Wikipedia
Vedi traccia per GPS scaricabile sul sito outdooractive.de (cliccare su GPX)
Dislivello: m. 1.085

10 settembre 2016

Hoher Zahn m. 2.924 e Weißwand m. 3.016

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Cima Dente Alto e Cima Parete Bianca
Attenzione che la strada Sasso (Stein) cioè quella che consente di raggiungere sia il parcheggio estivo che quello invernale sarà chiusa dalle ore 0 alle ore 24 tra il 12/09/2016 ed il 19/09/2016!




L’itinerario:
Punto di partenzaFleres/Hinterstein /parcheggio estivo m. 1.445
Descrizione: Bellissimo giro!
Sentiero nr. 8 fino al rif. Tribulaun, poi il nr. 7 fino al rif. Cremona (Magdeburger Hütte) passando per la cima Hoher Zahn (Dente Alto) m. 2.924, quindi il sentiero nr. 6 e infine il segmento di sentiero nr. 6B che passa per la Ochsenalm (Furtalm) e consente di seguire poi la strada forestale evitando così un tratto di sentiero odiosissimo perchè tutto "montagne russe" di sassi.

Con una breve variante sul sentiero nr. 7A si può anche raggiungere la cima Parete Bianca m. 3.016. Se non sono presenti chiazze di neve/ghiaccio in corrispondenza dei punti esposti la gita non presenta grandi difficoltà.
Nel tratto in discesa ci sono alcuni brevi, facili tratti attrezzati.
Dislivello: m. 1.650

08 settembre 2016

Schöberspitze m. 2.580

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Bel giretto ad anello che io ho fatto nel verso opposto a quello solitamente indicato
L’itinerario:
Punto di partenza: Schmirntal - Toldern (paesino 1 km dopo Schmirn) - parcheggio m. 1.520
Seguire le indicazioni per Toldern e poi per Wildlahner (occorre aprire e richiudere un cancello per passare con l'auto)
Descrizione: Dal parcheggio seguire le indicazioni per Schöberspitzen ma dopo un breve tratto prendere un sentierino che costeggia il lato orografico destro del ruscello (a sinistra del ruscello salendo) che dovrebbe essere segnato (io ho seguito inizialmente la strada forestale sul lato orografico opposto del ruscello Wildlahner Bach, ma poi me ne sono pentito perchè ho visto da lontano che molti salivano sù per questo bel sentiero).
Arrivati a quota 2.050 m. circa seguire l'indicazione sentiero nr. 72 (Tuxer Joch), il sentierino sale ripido sù per prati verdi e progressivamente scompare ma la segnaletica rimane abbondante.
Arrivati alla forcella tra le due cime Schöberspitzen (est e ovest) salire su quella con la croce (non ci sono difficoltà).

Nel ritorno si passa per il lago Ramsgrubner See e si raggiunge il parcheggio attraverso pascoli dai colori caleidoscopici (specialmente nel pomeriggio quando il sole illumina questo versante esposto ad ovest).
nota: per verificare sulla mappa Kompass il nuovo sentiero sopra descritto (sulla mappa vecchia è solo parzialmente indicato come traccia di sentiero) fare riferimento alla aggiornata mappa Kompass disponibile online.
Dislivello: m. 1.060
Traccia per GPS

02 settembre 2016

Tempi di degradazione naturale dei rifiuti sul terreno

I tempi di degradazione dei rifiuti che a volte alcuni "escursionisti" poco civili abbandonano nella loro amata montagna (estratti dal sito www.blitzquotidiano.it):
Questi tempi però credo che sarebbero da raddoppiare o triplicare perchè in montagna fa molto più freddo

DUE ANNI
Buccia d’arancia, mozziconi di sigaretta (alcuni tipi fino a 10 anni), bucce di banana se molto freddo e umido
UN ANNO
Indumenti di lana leggeri come maglioni e calze (se non altro nel tempo non provocano molti danni all’ambiente).
SEI MESI
Indumenti di cotone
DUE O TRE MESI
Contenitori di cartone
SEI SETTIMANE
Sacchetti di carta, bucce di banana. Queste ultime, se la temperatura è fredda, si mantengono molto più a lungo. Solo perché naturale non vuol dire non sia un rifiuto.
CIRCA UN MESE
Per salviette, fazzolettini e sacchetti di carta, giornali, il tempo varia moltissimo. E la carta igienica buttata all’aperto richiede ancora più tempo…
DUE SETTIMANE
Torsoli di mela. Anche se si decompongono in breve tempo, gettando rimanenze di frutta o verdure, si incoraggia la riproduzione di topi e altri animali (insetti).

Tralasciamo i rifiuti contenenti vetro, plastiche e materiali sintetici per i quali ci possono volere fino a un milione di anni!

Obernberger Tribulaun m. 2.780

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L’itinerario:
Punto di partenza: Obernberger Tal - Waldesruh - parcheggio a pagamento m. 1.439
Descrizione: Seguire la stradina sterrata, non deviare per il lago (Obernbergsee) ma continuare a salire fino a che, poco prima che la stradina inizi a scendere, appare magicamente sulla destra il cartello indicatore del sentierino nr. 129 che ci condurrà sulla cima con 4 brevi punti attrezzati (funi d'acciaio - livello: facile).
Se invece si vuole fare il giro ad anello come quello proposto da zeilenfeind su wikiloc allora credo che la difficoltà aumenti a causa di alcuni punti veramente esposti.
Dislivello: m. 1.341
Traccia per GPS


Bellissime canalette in legno per lo scolo delle acque piovane ricavate da un mezzo tronco d'albero




Attenzione alle mucche!
Traduzione dell'avviso a sinistra: "Attenzione, si prega di tenersi a distanza dagli animali al pascolo! Le mucche proteggono i loro vitelli!"
Probabile significato: Se le mucche incornano è solo colpa vostra...o del vostro cane





nota: interessante il percorso scialpinistico per questa cima che non coincide con quello escursionistico (vedi traccia per GPS su bergsteigen.com - occorre registrarsi e cliccare su TRACK)

01 settembre 2016

Piz Duleda m. 2.909

Escursione nell'anfiteatro della Val Gardena
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L’itinerario (giro parz. ad anello):
Punto di partenza: Santa Cristina (Val Gardena) - stazione a monte della cabinovia 'Col Raiser' - m. 2.107 (18 € salita/discesa + 3,5 € parcheggio) - la cabinovia apre solitamente alle 8:30
Descrizione: Bel giro in ambiente dolomitico, per la descrizione completa dell'itinerario (senza l'utilizzo della cabinovia) vedi sul sito gulliver.it (a mio parere però non conviene salire a piedi dalla stazione a valle della cabinovia perchè fino al rifugio Firenze il percorso non è un vero sentiero ma una strada sterrata che nella parte iniziale è pure asfaltata).
Dislivello: m. 1.000 quasi
Traccia per GPS

31 agosto 2016

Habicht m. 3.277

Oggi meteo migliore in Austria!
Bella gita copiata da Sandro, grazie Sandro!

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L’itinerario:
Punto di partenza
Gschnitz (Austria), grandissimo parcheggio a pagamento (2,5 €) dietro l'albergo Feuerstein m. 1.281
Descrizione: Dal parcheggio ci si incammina per un breve tratto sulla stradina asfaltata in direzione dell'interno della valle, alla stazione della teleferica si passa sulla sua destra e quasi subito inizia il sentiero che si inerpica sù per il medesimo canalone della teleferica, teleferica che però qui non disturba il paesaggio perchè gli unici 2 piloni intermedi si trovano sotto il rifugio Innsbrucker Hütte.
Arrivati al rifugio mancano "solo" 900 metri di dislivello per la cima, ci sono 3 tratti attrezzati con funi d'acciaio e i punti esposti non mancano anche se non sono particolarmente esposti tranne i primi 10-20 metri dell'attacco finale alla vetta (anch'esso attrezzato con fune d'acciaio).
Naturalmente chi volesse suddividere su 2 giornate l'enorme dislivello di questa gita può pernottare al rifugio Innsbrucker Hütte.
Attenzione che tra il rifugio e la cima non c'è acqua...

Dislivello: m. 2.000
Traccia per GPS (autore: mcuquet)

nota: interessante il percorso scialpinistico per questa cima che non coincide con quello escursionistico (vedi traccia GPS)